Il Comitato provinciale bergamasco per l'abolizione delle barriere architettoniche è attivo dal 1986.
Si ispira a quanto sancito dall'art. 3 della Carta Costituzionale: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana".
Non ci si occupa, dunque, solo di persone con disabilità, ma di chiunque possa essere limitato o impedito nella propria libertà di movimento dalla presenza di barriere architettoniche e localizzative: anziani, cardiopatici, donne in gravidanza, genitori con bambini in passeggino, ma anche persone momentaneamente ingessate o semplicemente …con il mal di schiena!
A testimonianza della "trasversalità" del problema delle barriere, il Comitato è composto da una quindicina di gruppi e di associazioni della più diversa estrazione: persone con disabilità, giovani e anziani, associazioni di volontariato e gruppi culturali, organizzazioni sindacali ed esperti del settore.
Parallelamente, se è vero che il problema delle barriere coinvolge tutti, la sua risoluzione passa attraverso una nuova e più avanzata consapevolezza sociale, culturale, tecnico-scientifica, politica e antropologica. Per questa ragione gli interlocutori del Comitato sono diversi: i cittadini che sono stati coinvolti nelle manifestazioni, i vigili urbani che hanno chiesto di poter utilizzare le "multe morali", i passeggeri dei treni che hanno solidarizzato con chi era impossibilitato a salire in vettura, i progettisti che non ci hanno considerati come un intralcio al proprio lavoro ma come occasione per accrescere la propria professionalità, gli insegnanti che ci hanno invitato nelle scuole per contribuire allo sviluppo del senso civico degli studenti, i giornalisti che non si sono limitati a dare notizia delle iniziative del Comitato ma che hanno promosso inchieste specifiche con la nostra collaborazione, gli amministratori locali che si sono attivati per superare gli ostacoli presenti sul territorio, i rappresentanti delle istituzioni che stanno cercando di rispondere positivamente alle "competenze" in materia assegnate dalle leggi vigenti.
Il Comitato ha cercato e cerca sempre di svolgere una funzione di stimolo, denunciando illegalità e ritardi, collaborando nella formazione e nella promozione di una cultura dell'accessibilità, contribuendo alla formulazione e all'approvazione di più avanzate normative.
Nonostante le notevoli difficoltà, i risultati concreti, nel corso degli anni, non sono mancati. Questi esiti positivi ci incoraggiano a proseguire nel cammino intrapreso.